I DISTURBI ALIMENTARI sono una emergenza sanitaria dei paesi industrializzati. La complessità di questi disturbi e i vari aspetti legati alla cultura di appartenenza (culture-bound), non solo psicologici, necessitano di un approccio integrato. L’età di esordio è compresa tra i 10 e i 30 anni, anche se sono in aumento i casi di esordio in età più tardiva e forme croniche con un’età superiore ai 40 anni.
Le CAUSE dei disturbi alimentari possono essere molteplici:
• predisposizione genetica
• genere femminile
• familiarità per sovrappeso ed obesità
• obesità infantile
• diete ripetute ed oscillazioni ponderali
• patologie croniche ed autoimmuni
• gravidanza
• tratti di personalità e problemi psicologici
• caratteristiche familiari
• fattori socioculturali
• separazioni e perdite
• traumi ed abusi
• stress
• elevata competizione sportiva.
I principali disturbi alimentari sono:
• l’ANORESSIA NERVOSA in cui emerge il rifiuto di mantenere il peso corporeo al livello minimo del peso normale per età e statura, l’eccessiva paura di ingrassare anche quando si è sottopeso, eccessiva importanza della forma del corpo e del peso per il mantenimento della propria autostima, assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi, rifiuto di ammettere la propria gravità rispetto alla condizione di sottopeso.
• La BULIMIA NERVOSA caratterizzata da ricorrenti abbuffate, comportamenti di compensazione per prevenire l’aumento di peso, come ad esempio il vomito autoindotto o l’utilizzo di lassativi, diuretici o esercizio fisico compulsivo, importanza della forma del corpo e del peso per il mantenimento della propria autostima, il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.
• Il DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA o BINGE EATING DISORDER (BED) caratterizzato dalla presenza di crisi bulimiche senza comportamenti di compensazione o eliminazione del peso.
• I DISTURBI ALIMENTARI NON ALTRIMENTI SPECIFICATI (NAS) in cui rientrano le persone che non soddisfano pienamente i criteri dei precedenti disturbi, pur avendo un problema alimentare significativo.
TRATTAMENTO
I Disturbi Alimentari non coinvolgono solo la psiche dell’individuo ma anche il suo corpo e la sua biologia. E’ per questo necessario un approccio multidisciplinare che preveda la collaborazione con altre figure terapeutiche per sostenere l’intero quadro clinico, dando spazio a seconda delle fasi della malattia, sia al quadro psichico sia a quello somatico. Se necessario infatti si dovrà integrare il supporto psicologico con quello psichiatrico e medico per ristabilire la salute del paziente, fatta eccezione per l’Anoressia Nervosa con un rischio medico acuto in cui è necessario il ricovero in un’unità specializzata data dall’alto rischio di mortalità.
La terapia cognitivo-comportamentale rappresenta l’intervento standard per la Bulimia Nervosa e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata e costituisce una base teorica solida per molti approcci con l’Anoressia Nervosa.